Lucio Fontana (1899-1968)
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's… Read more
Lucio Fontana (1899-1968)

Ritratto femminile

Details
Lucio Fontana (1899-1968)
Ritratto femminile
firmata e datata L. Fontana 56 (sul retro)
ceramica riflessata e oro
alt. cm 29
Realizzata nel 1952-53
Opera registrata presso l'Archivio Lucio Fontana, Milano, n. 521/20
Provenance
Collezione Grazioli Burigo, Roma
Literature
E. Crispolti, Lucio Fontana. Catalogo generale, Milano 1986, vol. I, p. 159 (illustrato)
E. Crispolti, Lucio Fontana. Catalogo ragionato di sculture, dipinti, ambientazioni, Milano 2006, tomo I, p. 299, n. 52-53 SC2 (illustrato)
Special Notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent. Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme. The final price charged to Buyer's for each lot, is calculated in the following way: 30% of the final bid price of each lot up to and including € 5.000,00 26% of the excess of the hammer price above €5.000,00 and up and including € 400.000,00 18,5% of the excess of the hammer price above €400.000,00

Lot Essay

La critica più avvertita ha da tempo concordemente individuato nelle ceramiche di Lucio Fontana una delle aree maggiormente vitali della sua opera segnalandole come un punto centrale all'interno del percorso dell'artista.
Lucio fontana nasce infatti come scultore e ceramista e queste sono, almeno fino al 1949, le sue attività prevalenti. Egli, pur avendo raggiunto -come era lecito aspettarsi da uno dei migliori allievi di Adolfo Wildt- un notevole livello di virtuosismo nella lavorazione del marmo e una completa padronanza delle tecniche di fusione del bronzo, aveva affidato fin dagli anni Trenta le sue sperimentazioni più intense e personali alla ceramica. Terracotta e ceramica avevano infatti, per l'artista, carattere meno solenne rispetto a bronzo e marmo e gli permettevano risultati più liberi, spontanei e movimentati.
A questo si aggiungevano un costo infinitamente minore, una tecnica di lavorazione velocissima e soprattutto una policromia infinita.
Fontana felicemente si abbandona dunque a questa tecnica rapida e vitale, reagendo però vigorosamente alla tradizione che -ancora oggi- assegna alla ceramica un ruolo "minore". Egli infatti ambisce anzitutto alla creazione di masse e volumi e dichiara: "sono uno scultore, non un ceramista" intendendo così chiarire che l'uso di questa tecnica rientra nella sua incessante ricerca sperimentale di materiali adatti per la creazione conteporanea, ma che i fini di questa ricerca rimangono scultorei, legati alla creazione di volumi nello spazio.