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Mario Schifano (1934-1998)

Solare

Details
Mario Schifano (1934-1998)
Solare
firma e titolo Schifano, Solare (sul retro)
smalto su carta applicata su tela
cm 120x99
Eseguito nel 1962
Opera registrata presso l'Archivio Generale dell'Opera di Mario Schifano, Roma, n. 01440090404
Provenance
Galleria Odyssea, Roma
ivi acquisito dall'attuale proprietario nel 1964 c.
Exhibited
Parma, Salone delle Scuderie in Pilotta, Mario Schifano, febbraio-marzo 1974, cat. cura di A. C. Quintavalle, tav. 69 (illustrato)
Special Notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent. Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme. The final price charged to Buyer''s for each lot, is calculated in the following way: 30% of the final bid price of each lot up to and including € 20.000,00 26% of the excess of the hammer price above € 20.000,00 and up and including € 800.000,00 18,5% of the excess of the hammer price above €800.000,00

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Lot Essay

Dopo i primi quadri esposti a Roma nel biennio 1958-59, caratterizzati dall'impiego di cemento fatto colorare su tele di juta e poi plasmato con maestria e sensibilità pittoriche, è a partire dal 1960 che Mario Schifano comincia la serie dei Monocromi, le tele che lo renderanno celebre e che sanciranno il carattere innovativo e rivoluzionario della sua ricerca pittorica. "All'inizio dipingenvo con pochi colori perchè nel mio lavoro c'era l'idea dell'emblematico, della segnaletica stradale, dei fenomeni percettivi, delle cose primarie.
Pensavo che dipingere significasse partire da qualcosa di assolutamente primario...Dipingevo quadri così: col blu, col rosso, col giallo, col verde.
Dicevo questi sono segni di energia (...) I primi quadri soltanto gialli con dentro niente, immagini vuote (...) andavano di là o di qua di qualsiasi intenzione culturale. Volevano essere solo loro stessi.." così Mario Schifano in un'intervista con Enzo Siciliano (in "Il Mondo", Lui ama Nancy la fotografa, 16 novembre 1972).
Appaiono dunque nelle tele di quel periodo i primi smalti, i colori distesi con colature su carta da pacchi applicata su tele, che Schifano porta in mostra, insieme con le opere di Angeli, Festa, Lo Savio ed Uncini, presso la storica galleria La Salita di Gian Tommaso Liverani. È l'inizio prodigioso di una carriera intrepida e coraggiosa, segnata dall'attenzione per la ricerca, l'innovazione, il cinema, la fotografia ed un gusto originale per l'interpretazione della tradizione pittorica classica. Ed in questo senso i quadri monocromatici sono opere vitali, dinamiche, che denotano una forza fatta non di perfezionismo ma di passione e lirismo.
"Diciamo che la parte più logica della mia vita è il mio lavoro, poi c'è l'altro, difettoso, irresponsabile o responsabile in un dato modo, che poi è uguale agli altri uomini, no, a tutti gli altri esseri umani, una vita non so piena di esaltazione, di depressioni, piena di dubbi, piena di insicurezze, piena di sicurezze, piena di fortuna, anche di qualche sfortuna, ma insomma, un artista è anche un uomo, no?!" (Schifano, ricomincio da me, servizio di Ida Bartolini, in "TG2 Reporter", programma RAI, maggio 1983)