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Giacomo Balla (1871-1958)

Linee forza di mare: velmare

Details
Giacomo Balla (1871-1958)
Linee forza di mare: velmare
firmato Balla (in basso a destra); timbro del Pugno di Boccioni (sul retro)
tempera su cartone
cm 36x63,5
Eseguito nel 1919-1925
Autentica di Giovanni Lista, Parigi, in data 23 luglio 2003
Autentica di Elena Gigli, Roma, in data 9 marzo 2009, n. 401
Provenance
Casa Balla, Roma
Collezione privata, Albissola
Collezione privata, Roma
ivi acquisito dall'attuale proprietario nel 2003
Special Notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent. Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme. The final price charged to Buyer''s for each lot, is calculated in the following way: 30% of the final bid price of each lot up to and including € 20.000,00 26% of the excess of the hammer price above € 20.000,00 and up and including € 800.000,00 18,5% of the excess of the hammer price above €800.000,00

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Lot Essay

Scrive Giacomo Balla già agli inizi del XX Secolo: "Ma quello che ama il cielo, il mare, l'infinito luminoso, i fiori, i viali, la terra, gli animali, tutti, allora amerà pur me perchè vitalizzato dagli stessi alimenti", e ancora "la semplicità è la base della bellezza la quale è sempre prodotta dalla perfetta verità degli elementi, e tutte le opere grandi sono manifestate con mezzi tecnici semplicissimi. [ ... ] quando la sublime Natura ingenuamente scopre le sue più pure e sempre vergini linee, nei suoi colori che come in un amplesso d'amore passano dal pallido al rosso, dal caldo al freddo e tutto canta dolcezza e bontà, tutto è vita armonia perfetta". E ancora, "Mi alimento della purezza buonissima della natura. [ ... ] Animali, piante, mari, monti, cielo, terra, stagioni, paesi, climi freddi e calori, giorni allegri e tristi ecc. tutto insomma diventa arte -NUOVA- immutabile". Figlio della natura, ha sempre vissuto a contatto con la natura: nel 1895 arriva a Roma e va ad abitare di fronte a Villa Borghese. Nel 1919 durante una vacanza a Viareggio osserva il mare coi suoi flutti: nasce il ciclo Linee forze di mare.
Nel 1925 a Parigi espone due grandi tele di arazzo: quella più in alto si intitola Mare vele vento. Subito dopo la fase sperimentale del futurismo e degli stati d'animo, l'arte di Balla degli anni Venti si volge verso un' attenta analisi di ricostruzione futurista dell'uni verso. La qualità pittorica, a stesure così regolari e forme definite presente in questa tempera, testimonia proprio lo spirito presente rappresentato dalla mostra parigina dedicata all'Art Deco nel 1925. La composizione così speculare richiama il grande olio su tela d'arazzo esposto da Balla alla galleria romana Del Dipinto nel 1930 (Lista 1982 n. 778).
L' opera proviene da una collezione privata della Liguria, da Albissola. Presa direttamente in Casa Balla, come testimonia la scritta posta nel retro dell'opera dalla figlia Luce.
(Elena Gigli)