Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's… Read more
Karel Appel (1921-2006)

Deux tetes

Details
Karel Appel (1921-2006)
Deux tetes
firmato e datato Appel 59 (in basso a destra)
olio su tela
cm 146x113,5
Eseguito nel 1959
Opera registrata presso l'Archivio della Fondazione Karel Appel, Amsterdam
Provenance
Galleria Blu, Milano
ivi acquisito dall'attuale proprietario negli anni Sessanta
Special Notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent. Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme. The final price charged to Buyer''s for each lot, is calculated in the following way: 30% of the final bid price of each lot up to and including € 20.000,00 26% of the excess of the hammer price above € 20.000,00 and up and including € 800.000,00 18,5% of the excess of the hammer price above €800.000,00
Sale Room Notice
L'opera è provvista di licenza di esportazione.
An export licence has been already obtained for this work.

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Lot Essay

Karel Appel, pur cercando sin dall'inizio della sua attività di mantenere uno sguardo ingenuo e privo di condizionamenti sulla realtà, risulta inizialmente influenzato dalla formazione artistica ricevuta. È solo negli anni Cinquanta che si libera completamente da ogni residuo di formazione tradizionale; le sue fonti di ispirazione diventano le manifestazioni artistiche delle popolazioni primitive e le espressioni ancora incontaminate dalla cultura occidentale, come le arti popolari e soprattutto il disegno dei bambini. Evidentemente lo stimolo all'esplorazione di queste forme espressive deriva dall'esempio di Dubuffet, anche se l'approccio è radicalmente differente: mentre Dubuffet è essenzialmente interessato all'arte delle persone con disturbi mentali, Appel si rifà più che altro a quella dei bambini. Pur rappresentando entrambe espressioni grezze, di persone non condizionate dalla formazione, da problemi stilistici, dall'insegnamento e dalla disciplina, quelle dei bambini si giovano di una fondamentale innocenza, di una purezza che Appel ricerca come contrappeso alla violenza e alle miserie dell'uomo. Egli ricerca nella sua arte la stessa freschezza e potenza espressiva, lo stesso vigore incondizionato e primitivo dei disegni infantili. I suoi strumenti diventano i colori puri, non mescolati, stesi con la spatola o con pennellate potenti a formare un impasto ricco e spesso. Come lui stesso ha dichiarato in un'intervista rilasciata a New York nel 1972 "alcune volte la mia pittura sembra infantile o bambinesca, schizofrenica o stupida. Ma questo era per me una buona cosa. Per me il materiale è la pittura stessa. Nella massa del colore io trovo la mia immaginazione e la dipingo".
Le costrizioni stilistiche sono invece viste dall'artista come un ostacolo che si frappone tra la vita e la sua arte che è solo gesto, colore e materia informe. È evidente qui la contrapposizione tra gli artisti di CoBrA e gli aderenti all'altro grande movimento d'avanguardia olandese De Stijl, primo fra tutti Mondrian. Mentre questi ponevano l'accento, fin dal nome scelto per il raggruppamento, sulla purezza dello stile, sulla ricerca formale, CoBrA ricerca l'arte a un livello pre-stilistico e anti-stilistico, contrappone l'espressione vitale all'equilibrio compositivo. Se negli anni che precedono il primo conflitto mondiale era ancora possibile credere che almeno in arte fosse ottenibile la perfezione di un ordine assoluto, dopo il 1945 questa speranza è scomparsa: l'arte deve riflettere il disordine della vita, le pulsioni ancestrali, la violenza e le passioni -positive e negative- che dominano la vita dell'uomo.