Lot Essay
Nell'opera che presentiamo emerge la capacità straordinaria di Pino Pascali di combinare oggetti poveri e materiali di scarto per creare figure archetipe e potentemente suggestive. L'origine di queste figure è chiara: Pascali afferma con forza nelle sue opere che il nostro immaginario è costituito principalmente da suggestioni che ci giungono dal mondo dello spettacolo. Teatro, cinema e televisione hanno una parte preponderante nella creazione del nostro universo visivo; le tecniche che Pascali mette in atto per ricreare queste immagini devono in effetti molto alla sintassi e all'illusionismo delle arti dello spettacolo. Non è un caso che Pascali, per finanziare la sua attività, abbia lavorato a lungo come disegnatore, costumista e scenografo per la televisione e la pubblicità. Questi ambiti, allora estremamente innovativi, hanno fecondato lo spirito creativo dell'artista portandolo a realizzazioni come quella che presentiamo.
Questo guerriero anticipa lo spirito di Brancaleone, personaggio spavaldo e sbruffone, attaccabrighe e codardo intepretato da Vittorio Gassman nel 1966. Il guerriero di Pascali, apparentemente pericoloso, è rivestito di metallo dalla testa ai piedi, ma il metallo si rivela essere latta, le punte e le parti taglienti sono in realtà inoffensive, la sua minacciosità è solo un espediente teatrale. Dell'aspetto terribile resta soltanto un'immagine che attraverso la sintesi estrema dei mezzi visivi si mette in comunicazione direttamente col nostro inconscio.
Questo guerriero anticipa lo spirito di Brancaleone, personaggio spavaldo e sbruffone, attaccabrighe e codardo intepretato da Vittorio Gassman nel 1966. Il guerriero di Pascali, apparentemente pericoloso, è rivestito di metallo dalla testa ai piedi, ma il metallo si rivela essere latta, le punte e le parti taglienti sono in realtà inoffensive, la sua minacciosità è solo un espediente teatrale. Dell'aspetto terribile resta soltanto un'immagine che attraverso la sintesi estrema dei mezzi visivi si mette in comunicazione direttamente col nostro inconscio.