Lucio Fontana (1899-1968)
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's… Read more DALLA COLLEZIONE DI UN'IMPORTANTE AZIENDA EUROPEA
Lucio Fontana (1899-1968)

Concetto spaziale, Attese

Details
Lucio Fontana (1899-1968)
Concetto spaziale, Attese
firma, titolo e data l. fontana 'Concetto Spaziale' 1959 (sul retro)
aniline su tela
cm 60x80
Eseguito nel 1959
Provenance
Galleria del Naviglio, Milano
Hans Richter, Locarno
Londra, Asta Christie's, 1 luglio 1999, lotto 697
ivi acquisito dall'attuale proprietario
Literature
E. Crispolti, Fontana: Catalogo Generale, Milano 1986, vol. I, p. 307, n. 59 T 153 (illustrato)
E. Crispolti, Lucio Fontana. Catalogo ragionato di sculture, dipinti, ambientazioni, Milano 2006, tomo I, p. 475, n. 59 T 153 (illustrato)
Exhibited
Palma di Maiorca, Fundaciò Museum d'Art Modern i Contemporani, Es Baluard Any Zero, gennaio - aprile 2004, cat., p. 84 (illustrato)
Palma di Maiorca, Fundaciò "Sa Nostra", Tradiciò i modernitat. Les arts plàstiques en la Colleciò "Sa Nostra", Caixa de Balears, marzo - dicembre 2007; poi Ibiza; poi Minorca, cat., p. 49 (illustrato)
Special Notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent.

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Lot Essay

Visto da una stella felice, l'universo deve rassomigliare ad una melodia di forme e di colori.
HANS RICHTER

Il dipinto che presentiamo proviene dalla collezione di Hans Richter, regista, pittore e teorico cinematografico che è stato uno dei grandi animatori della stagione del Dadaismo.
Questa tela di grandi dimensioni rappresenta la fusione di due importanti cicli di Lucio Fontana, quello dei tagli (le Attese) e i cosiddetti inchiostri. Questi ultimi sono realizzati utilizzando colori all'anilina che permettevano di ottenere toni uniformemente soffusi e ambientazioni liriche e suggestive. L'artista comincia a utilizzare questa tecnica attorno al 1957; l'anno successivo presenta alla Biennale Inchiostri e Gessi in una sala che viene definita "strepitosa" da Enrico Crispolti.
Fontana comincia la produzione degli "inchiostri" in contemporaneità con le sperimentazioni di Helen Frankenthaler, Morris Louis o Kenneth Noland negli Stati Uniti, che pure utilizzavano tecniche in cui il materiale pittorico, anziché formare uno strato sovrapposto rispetto alla tela, la compenetra completamente. I colori all'anilina entrano a far parte della tela e ne vengono assorbiti, i toni sfumano delicatamente gli uni negli altri, non c'è più distinzione tra supporto e superficie dipinta.
Questa tecnica evoca molto efficacemente il silenzio cosmico, l'apparente immobilità degli spazi siderali. Fontana era infatti affascinato dallo spazio in cui affondano i corpi celesti e le costellazioni, dalle profondità immobili in cui sono immersi stelle e pianeti vecchi di milioni anni. Come sottolinea ancora Enrico Crispolti, "Forando la superficie Fontana introduce emblematicamente un'ulteriorità spaziale: lo spazio alluso non è più terreno, né certamente prospettico, né di pura fisica imminenza; è invece d'allusione cosmica [...] il "buco" è la frattura emblematicamente rivelatoria di un'altra dimensione, come altrimenti lo è il segno di "neon" nello spazio architettonico, e come lo saranno poi negli anni Sessanta i "tagli" e gli "squarci"" (Spazialismo e Informale. Anni Cinquanta, in cat. mostra Lucio Fontana, Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1998, p. 146)
Nell'opera che presentiamo tale frattura rivelatoria è rappresentata dai sei tagli che interrompono questo spazio impalpabile e misterioso. La loro disposizione è libera e non segue uno schema rigido ma, come sempre in Fontana, la ricerca di un equilibrio compositivo è chiarissima e al taglio più grande sulla sinistra rispondono i cinque tagli più piccoli sulla destra. I margini attorno ai tagli sono volutamente ampi e conferiscono all'opera una solennità cosmica che la rende inconfondibile.

Lo spazio del quadro non si può rinchiuderlo nei limiti della tela ma va esteso a tutto l'ambiente.
LUCIO FONTANA

L'arte è eterna perché vive nello spirito creativo dell'uomo, la materia non è eterna nel tempo
LUCIO FONTANA