Lucio Fontana (1899-1968)
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's… Read more
Lucio Fontana (1899-1968)

Concetto Spaziale, Attese

Details
Lucio Fontana (1899-1968)
Concetto Spaziale, Attese
firma, titolo e iscrizione l. Fontana "Concetto spaziale" ATTESE c'è il sole 1+1-0 (sul retro)
idropittura su tela
cm 51,3x50,4
Eseguito nel 1964-65
Opera registrata presso la Fondazione Lucio Fontana, Milano, n. 1737/98
Provenance
Acquisito direttamente dall'artista dalla zia dell'attuale proprietario negli anni Sessanta
Special Notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent.

If you wish to view the condition report of this lot, please sign in to your account.

Sign in
View condition report

Lot Essay

L'attività creativa di Lucio Fontana conosce una intensificazione negli ultimi dieci anni di attività. L'artista infatti, nonostante l'età avanzata, a partire dalla fine degli anni Cinquanta progetta ed esegue molte delle sue serie più importanti, quelle a cui è in gran parte legata la sua fama. Appartengono a questo periodo le Attese (i celebri dipinti con i tagli), i Quanta, le Nature, il ciclo della Fine di Dio, i Teatrini.
L'opera che presentiamo esemplifica perfettamente la crescente energia creativa e la freschezza dell'ispirazione di questi anni assieme all'equilibrio della composizione e al dominio di mezzi tecnici accortamente modulati.
Per eseguire le Attese, Fontana dipingeva la tela con un abbondante strato di idropittura, che gli garantiva un fondo uniforme, quasi sempre monocromo. Lasciata la tela sul cavalletto qualche ora ad asciugare, interveniva sulla pittura ancora abbastanza fresca con un taglierino per la fase più personale e significativa dell'esecuzione. In questa fase l'improvvisazione immediata e la libertà del gesto si associavano a un filtro razionale e a una selezione severa. Fontana infatti aveva bisogno di essere concentrato e solo nello studio per eseguire i Tagli (mentre ammetteva la presenza di altre persone durante l'esecuzione di altre opere) e, soprattutto, scartava e distruggeva tutte le tele tagliate che non avessero soddisfatto i suoi criteri estetici e compositivi. In seguito Fontana passava delicatamente la mano all'interno dei tagli appena eseguiti, portando definitivamente la tela nello spazio tridimensionale, dandole un profilo reso definitivo dall'asciugarsi della pittura. L'esecuzione si concludeva con l'applicazione sul retro della tela di garze che, filtrando la luce e impedendo di vedere la parete retrostante, contribuiscono all'illusione che dietro il taglio si apra un vuoto infinito, cosmico. Solo a questo punto Fontana firmava le Attese che, mai datate, recano invece quasi sempre sul retro una iscrizione: equazioni assurde, annotazioni sul tempo o su amici in visita, avvenimenti quotidiani, qualche dedica (in questo caso un ottimistico c'è il sole 1+1-0 che si contrappone ironicamente a credo che bisogna [sic] cambiare le caldaie del lotto 47 di questa stessa asta).
Una volta messa a punto e perfezionata la tecnica Fontana esplora nelle sue tele tutte le potenzialità dei tagli, "invenzione" sconvolgente nella storia della pittura, creando i capolavori di classico equilibrio e ineffabile sintesi espressiva degli anni Sessanta. Alternando la ieraticità del taglio singolo a sequenze perfette di tagli multipli, Fontana fende lo spazio con gesti netti, essenziali, di precisione chirurgica.
La struttura e la disposizione dei tagli hanno un'importanza fondamentale. L'opera è ridotta ai suoi elementi essenziali e i tagli costituiscono l'unico elemento compositivo rimasto. È sul loro tracciato, lunghezza, apertura che si misura la qualità dell'intervento dell'artista. L'esempio che presentiamo è uno di quelli in cui la struttura è più ricercata e convincente: i 4 tagli si aprono e si richiudono con grazia; leggermente inarcati e solennemente spaziati sono divisi in due gruppi che rimano tra loro secondo uno schema metrico ABAB. Nelle opere più riuscite (come in quella che presentiamo) l'equilibrio tra i tagli, gli spazi intermedi e i margini rappresenta la chiave che permette a Fontana di raggiungere risultati di nobile classicità e maestosa profondità.


Fare dell'arte è una delle manifestazioni dell'intelligenza dell'uomo; difficile stabilirne i limiti, le ragioni, le necessità. LUCIO FONTANA