Piero Dorazio (1927-2005)
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's… Read more
Piero Dorazio (1927-2005)

Even Bands

Details
Piero Dorazio (1927-2005)
Even Bands
firma, data e titolo Piero Dorazio '65 "Even Bands" (sul retro)
olio su tela
cm 61,2x106,5
Eseguito nel 1965
Autentica dell'artista su fotografia
Opera in corso di registrazione presso l'Archivio Piero Dorazio, Todi
Provenance
Cleveland Museum, Cleveland
Marlborough Gallery, New York
Galleria Aminta, Siena
Literature
J. Silleck, Art Painting should speak to the eyes, in "Daily American", Roma 2 agosto 1965, (illustrato)
M. Volpi Orlandini, Dorazio, Venezia 1977, n. 812 (illustrato)
Exhibited
Padova, Anfiteatro Arte, Piero Dorazio, 1 febbraio - 18 marzo 2007, cat., p. 67 (illustrato)
Special Notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent.
Sale Room Notice
Opera registrata presso l'Archivio Piero Dorazio, Todi, n. 65 120527163417 012
Work registered in Piero Dorazio Archive, Todi, N. 65 120527163417 012

If you wish to view the condition report of this lot, please sign in to your account.

Sign in
View condition report

Lot Essay

"Il quadro, la scultura, presentano come mezzi di espressione: il colore, il disegno, le masse plastiche, e come fine un'armonia di forme pure".
"La forma è mezzo e fine; il quadro deve poter servire anche come complemento decorativo di una parete nuda, la scultura, anche come arredamento di una stanza - il fine dell'opera d'arte è l'utilità, la bellezza armoniosa, la non pesantezza"

(dal Manifesto del gruppo Forma 1, Accardi, Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Perilli, Sanfilippo, Turcato, Roma, 15 marzo 1947)

Gli anni Sessanta vedono la maturazione di una nuova produzione pittorica di Piero Dorazio, quella che contraddistinguerà la fase più famosa della sua carriera.
La tela diventa campo di sperimentazioni di vibrazioni di colori, ed il gioco dell'immagine ritmica propone una serie di combinazioni regolari che sembrano avere come scopo il comporre un'idea di spazio ordinato: strisce verticali, orizzontali e diagonali vengono condotte a mano libera intrecciando rapporti di colore diverso, susseguendosi in moduli regolari e facendo di un elemento decorativo il punto focale stesso della composizione, in cui i colori primari si intrecciano con i complementari, sovrapponendosi e fondendosi insieme.
Seguendo le linee, lo spettatore può partecipare al processo creativo della tela stessa, vivendola in fieri: l'intersecarsi e sovrapporsi dei segni colorati fa vibrare la tela di una luminosità e un movimento che l'occhio sembra percepire, senza risultare piatta né uniforme.