Alighiero Boetti (1940-1994)
Alighiero Boetti (1940-1994)
Alighiero Boetti (1940-1994)
Alighiero Boetti (1940-1994)
3 More
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's… Read more
Alighiero Boetti (1940-1994)

I quindici libri rossi - 111

Details
Alighiero Boetti (1940-1994)
I quindici libri rossi - 111
timbro Archivio Alighiero Boetti, Roma e iscrizione '94/L/15' (sulla prima pagina del volume n. 1); timbro 'I VEDENTI' (sulla prima pagina di ogni volume)
cartonato, 15 volumi composti rispettivamente da 111 fotocopie xerox rilegate in tela rossa
30 x 21.5 x 1.5 cm. (ognuna)
Realizzata nel 1993-94; ed. n. VI di XI esemplari in numeri romani numerati e firmati + 100 esemplari in numeri arabi
Opera registrata presso l'Archivio Alighiero Boetti, Roma, n. 8509, come da autentica su fotografia in data 10 giugno 2021

'THE FIFTEEN RED BOOKS - 111'; STAMP BY ARCHIVIO ALIGHIERO BOETTI, ROME AND INSCRIPTION (ON THE FIRST PAGE OF VOLUME NO. 1); PUNCH STAMP (ON THE FIRST PAGE OF EACH VOLUME); HARDCOVER, 15 VOLUMES COMPOSED RESPECTIVELY OF 111 XEROX PHOTOCOPIES BOUND IN RED FABRIC

L'opera non richiede Attestato di Libera Circolazione al fine della sua esportazione.
This work does not require an Export License.
Provenance
Collezione privata, Europa
ivi acquisita dall'attuale proprietario
Literature
H. Ulrich Obrist, A. Boetti, Alighiero Boetti Photocopies, Firenze 2017, cat. mostra presso la Fondazione Cini a Venezia
Special Notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent. Lotto soggetto a Diritto di Seguito. Secondo le regolamentazioni del 2006 il Diritto di Seguito è applicabile a questo lotto, il compratore acconsente a pagare a noi un importo pari a quello che regolamentazioni prevedono, e noi ci impegniamo nei confronti dell’acquirente a versare tale importo all’agente di riscossione dell’artista.
Further Details
Boetti si interessa già nel 1969 alla fotocopiatrice, al punto da attraversare Torino per scoprire queste macchine all'epoca così rare allo showroom della Rank Xerox. Se ne interessa non per scoprirne il funzionamento o modificarlo, ma per dirottarne la sua funzione e indagarne le sue "capacità sensoriali". Boetti, dunque, non smonta la fotocopiatrice, né l'utilizza per duplicare documenti ufficiali. Piuttosto la obbliga a seguire i suoi pensieri e le sue ricerche mentali e temporali.
Riceviamo immagini sul cellulare, via e-mail e attraverso i social. Boetti è stato fin da subito affascinato dalle nuove tecnologie, come il telegramma, la Polaroid, la fotocopiatrice e il fax. Esplorare tutte le loro possibilità e andare oltre. Guadagnare tempo. Per avere sempre più tempo di riflettere sul tempo. Per essere più rapidi, come il suo amatissimo Concorde, una Polaroid, una fotocopia o un fax (A. Boetti, Mettere il mondo nella fotocopiatrice e mettere al mondo la fotocopiatrice, in H. Ulrich Obrist, A. Boetti, "Alighiero Boetti Photocopies", Firenze 2017, catalogo mostra presso la Fondazione Giorgio Cini a Venezia, pp. 20-23).

Boetti first took an interest in photocopiers in 1969, and indeed he went to the Rank Xerox showroom on the other side of Turin to see these machines, which were extremely rare at the time. He was not interested in finding out how they worked or how he could change them, but in hijacking their function and investigating their "sensorial abilities". So Boetti never dismantled the photocopier, nor did he use it to duplicate official documents. Rather, he forced it to follow his thoughts and his mental and temporal researches.
We have now become used to an incredible proliferation of images, which we absorb every day from the television, advertisement and, especially, from the Internet. We receive images in our mobile phones, by email and through social networks. Right from the outset, Boetti was fascinated by these new technologies, such as telegram, Polaroids, photocopiers and fax machines. To explore all their possibilities and go beyond. To save time. To have more time to reflect on time. To be always faster, like his beloved Concorde, a polaroid, a photocopy or a fax (A. Boetti, Mettere il mondo nella fotocopiatrice e mettere al mondo la fotocopiatrice, in H. Ulrich Obrist, A. Boetti, "Alighiero Boetti Photocopies", Florence 2017, exhibition catalogue at Fondazione Giorgio Cini in Venice, pp. 20-23).

Brought to you by

Elena Zaccarelli
Elena Zaccarelli Senior Specialist, Head of Sale, Milan

More from 20th/21st Century Milan Evening Sale

View All
View All