Pietro Consagra (1920-2005)
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's… Read more
Pietro Consagra (1920-2005)

Miraggio mediterraneo

Details
Pietro Consagra (1920-2005)
Miraggio mediterraneo
firmata e datata CONSAGRA 61 (in basso a destra)
bronzo patinato
cm 151,2x112x37,4
Realizzata nel 1961. Esemplare unico
L'autenticità dell'opera è stata confermata dall'Archivio Pietro Consagra, Milano, a cura di G. Di Milia
Provenance
Collezione George ed Emily Staempfli, Cadaqués
Donato all'attuale proprietario nel 1967
Literature
G. Carandente, Mostra di Pietro Consagra, cat. mostre a Palermo, Palazzo dei Normanni, Sculture; Palermo, Galleria civica d'arte moderna, Pitture, disegni, grafica; Gibellina, Villaggio Rampinzeri, La città frontale, 24 febbraio - 24 aprile 1973, p. 32 (illustrato)
Exhibited
New York, Staempfli Gallery, Consagra. Recent Sculpture, 13 febbraio - 10 marzo 1962, cat.
Special Notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent.

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Lot Essay

Nell'opera di Consagra il problema della materia, fondamentale per tutta l'arte moderna, si pone come problema della tecnica o del modo di operare nella materia: un modo rude e vigoroso, che dispone però di tutti i mezzi della tecnica moderna. Non è un caso che questa scultura conservi l'asprezza della macchina o dell'utensile. Ma è un utensile bloccato i cui pezzi sono fusi e saldati l'uno con l'altro, in una massa compatta, appena interrotta da crepacci, rotture, lacerazioni impreviste. Consagra lavora con arnesi da metallurgia pesante, docili e potenti, che hanno sulla materia una presa sicura: l'afferrano, la tagliano, la riducono, senza peraltro privarla, si tratti di metallo o di legno, della dimensione e della fibra naturali. Tra questi arnesi c'è il fuoco: e non solo nella fase della fusione, che pure segna il momento culminante della gestazione, la nascita dell'oggetto plastico. Consagra si serve del fuoco come dell'arma più acuminata: finché l'oggetto plastico non abbia acquistato un'aggressività, e quasi una incandescenza costante, che gli permette non solo di esistere ma di imporsi nello spazio.
(G.C. Argan, Pietro Consagra, in XXX Biennale Internazionale d'Arte, 1960, p. 108)