拍品专文
Il soggetto si colloca nell'ambito della piena stagione futurista in cui l'artista si concentra sul tema delle forze ascensionali, ispirate al dinamismo dell'ambiente dolomitico che aveva ben conosciuto negli anni dell'impegno bellico. I contenuti della presente opere si rifanno alla nota Forze ascensionali datata 1923 (n. arch. 117), con la quale condivide il movimento ascensionale spiraliforme, ma nei confronti della quale mostra anche evidenti differenze. Prima fra tutte il fatto che questo dipinto è datato 1920 e quindi anticiperebbe di ben tre anni l'opera citata, della quale sarebbe allora una prima versione. In secondo luogo, in questa si trova riprodotta una sintesi di lago, molto prematura visto che a tale data l'unica certa rappresentazione di questo soggetto in forme pre-aeropittoriche che si conosca è nell'opera Lago (n. arch. 222) datata, in verità, 1920 ed esposta a Ravenna nel 1921. Tuttavia il tessuto pittorico, diffusamente pointilliste-divisionista risulta coerente con opere coeve, in particolare con le due Temporale-città del 1919 e del 1920 (rispettivamente n. arch. 219 e 325) con le quali condivide l'andamento piramidale, la forza cromatica e il tocco ampio e ben marcato. Infine, un riferimento compositivo si riscontra nel bozzetto Idee per quadri, firmato e datato 1920 (n. arch. 158), dove ritroviamo nei due riquadri di sinistra, forme che sembrano coincidere, per grandi linee, con l'andamento delle forme nella parte bassa del dipinto in questione. Del resto, la condizione della tavola di supporto, la compattezza del colore e la sicurezza della scrittura della firma, danno indicazioni - a loro volta - di una collocazione temporale come quella apposta dall'artista. (M.Duranti)