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"La scultura senza colore non è scultura, è architettura.." (Leoncillo)
La produzione scultorea di Leoncillo prende le mosse nel secondo dopoguerra, periodo fertilissimo in cui gli artisti italiani si interrogavano e riflettevano sui nuovi sviluppi della cultura figurativa europea. In scultura Leoncillo arriverà a conclusioni molto vicine a quelle di Picasso: l'opera sculturea, abbandonata la statuaria figurativa, si fa oggetto unico che coniuga le qualità della forma e della decorazione. Con l'astrattismo il volume espelle dalla scultura tutto ciò che non è plastico, e insegna a riconoscere nella realtà non le figure, ma i caratteri plastici della forma e del volume. Con la ceramica, che è forma, materia e colore simultaneamente, si ha un ulteriore arricchimento, un completamento espressivo della scultura, di cui Leoncillo si dimostra maestro e rivoluzionario innovatore giungendo a rappresentare al culmine della sua carriera uno dei più brillanti esempi dell'Informale europeo.
La produzione scultorea di Leoncillo prende le mosse nel secondo dopoguerra, periodo fertilissimo in cui gli artisti italiani si interrogavano e riflettevano sui nuovi sviluppi della cultura figurativa europea. In scultura Leoncillo arriverà a conclusioni molto vicine a quelle di Picasso: l'opera sculturea, abbandonata la statuaria figurativa, si fa oggetto unico che coniuga le qualità della forma e della decorazione. Con l'astrattismo il volume espelle dalla scultura tutto ciò che non è plastico, e insegna a riconoscere nella realtà non le figure, ma i caratteri plastici della forma e del volume. Con la ceramica, che è forma, materia e colore simultaneamente, si ha un ulteriore arricchimento, un completamento espressivo della scultura, di cui Leoncillo si dimostra maestro e rivoluzionario innovatore giungendo a rappresentare al culmine della sua carriera uno dei più brillanti esempi dell'Informale europeo.