拍品专文
Chi cerca suole mai trovare certezza.
Io cerco sempre senza mai trovarla
una certezza dove poter gettare
tutte le forze di una mia lontana
miracolosa vita forse sognata
forse trascorsa un poco troppo
col cuore nella mano
col cuore e col pensiero nella mano
un poco troppo bella dell'anima
ch'io cerco ancora
senza mai stancarmi
troppo sperando
d'incontrarla un giorno.
OSVALDO LICINI
I "personaggi" del 1945 sono sigle simboliche, comprese dentro l'arco di una falce lunare, olandesi volanti su sfondi color carta da zucchero o giallo limone su fogli quadrettati, strane figure baffute, ridicole, profili di volti vuoti, preannunciati da Testa T 3 (1932), ritagliati su sfondi di cieli rossi, grigi, azzurri, con in basso la linea molto ondulata dei colli, appena sopra l'orizzonte che li divide dalla terra. [...] Nella piccola dimensione è concentrata tale potenza d'immagine, tale qualità pittorica, che bastano a definire il nuovo corso dell'arte di Licini, verso i sogni meravigliosi o le celesti evasioni di un mondo poetico degno di magia.
(G. Marchiori, I cieli segreti di Osvaldo Licini, Venezia 1968, p. 27).
Io cerco sempre senza mai trovarla
una certezza dove poter gettare
tutte le forze di una mia lontana
miracolosa vita forse sognata
forse trascorsa un poco troppo
col cuore nella mano
col cuore e col pensiero nella mano
un poco troppo bella dell'anima
ch'io cerco ancora
senza mai stancarmi
troppo sperando
d'incontrarla un giorno.
OSVALDO LICINI
I "personaggi" del 1945 sono sigle simboliche, comprese dentro l'arco di una falce lunare, olandesi volanti su sfondi color carta da zucchero o giallo limone su fogli quadrettati, strane figure baffute, ridicole, profili di volti vuoti, preannunciati da Testa T 3 (1932), ritagliati su sfondi di cieli rossi, grigi, azzurri, con in basso la linea molto ondulata dei colli, appena sopra l'orizzonte che li divide dalla terra. [...] Nella piccola dimensione è concentrata tale potenza d'immagine, tale qualità pittorica, che bastano a definire il nuovo corso dell'arte di Licini, verso i sogni meravigliosi o le celesti evasioni di un mondo poetico degno di magia.
(G. Marchiori, I cieli segreti di Osvaldo Licini, Venezia 1968, p. 27).