Gianni Piacentino (N. 1945)
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's… 显示更多
Gianni Piacentino (N. 1945)

Blue Amaranth Iridescent Frame Vehicle

细节
Gianni Piacentino (N. 1945)
Blue Amaranth Iridescent Frame Vehicle
tubo in ferro verniciato, acciaio nichelato, gomma verniciata, sostegno in mogano
cm 68x316x35
Realizzato nel 1971
Autentica su layout ufficiale dell'artista, Torino, in data 4 novembre 2008
来源
Collezione privata, Parigi
出版
G. Piacentino, R. Onnasch, Gianni Piacentino: Painting and Sculpture 1965-1981. Bilder und Objekte, Berlino 1981, p. 91 (illustrato)
Catalogo Generale di Gianni Piacentino, www.giannipiacentino.com, n. 141 (illustrato)
展览
Milano, Galleria Toselli, Gianni Piacentino, giugno 1971
注意事项
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent.

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拍品专文

"È la prima volta che riesco a presentare un lavoro, come avrei sempre voluto; cioè nel massimo numero di variazioni possibili rispetto a decorazione, struttura e materiali.
Da un prototipo appena intuito e inventato (in questo caso il "veicolo a monopattino nero" del 1969) ho tratto trenta "veicoli" tutti diversi nei particolari. Nelle variazioni formali ho tenuto presente una estetica che spazia quasi un secolo in oggetti che amo molto: dalle prime automobili da competizione e da record a quelle più attuali, dalle fusoliere di certi tipi di vecchi aeroplani ai monopattini veri e propri, dai serbatoi un po' barocchi delle prime motociclette a quelli sottili e filanti di quelle odierne da corsa, dai "pali" e "sbarre" che ho fatto dal 1966 ai fregi decorativi barocchi, impero e novecento.
La decorazione si avvale di alcuni tipi di filettatura, tra i circa 300 che ho elencato sulla base di documenti (anche qui su auto e moto) dall'ottocento al novecento integrati dalla mia fantasia. Anche nella scelta dei colori e degli accostamenti il mio gusto si è trovato d'accordo con quello di quegli anni lontani, colori e accordi o molto tenui e sbiaditi o un po' stonati e acidi, o solenni e un tantino funerei, ma mai ovvi e "primari". La variazione di materiale è qui limitata all'accostamento dello smalto lucido al metallo delle ruote e delle borchie, dei perni che le sostengono e, in alcuni casi, di "fregi".
I metalli sono i più elementarmente "estetici": oro, argento, rame, cromo, nichel; anche nella scelta di questi accostamenti mi sono attenuto a quei criteri di "non ovvio" di "inventato" e di "sottile" cui cerco di improntare il mio lavoro da anni. La dimensione limitata di questi "veicoli" rientra in quello spazio artigianale e "primo-industriale" da cui sono partito seguendo il mio gusto e la mia passione per la decorazione: ed ecco il "modello" da museo, la scultura da "collezione" (nel senso più ampio di collezione di farfalle, di ceramiche, di oggetti rari e strani), il bel soprammobile".
GIANNI PIACENTINO