拍品专文
"Nelle opere degli anni Sessanta l'organizzazione formale fa ricorso a una sorta di geometrismo ambiguo nel quale le figure della geometria sopportano un'imperfezione che sarà all'occhio più o meno rilevabile a seconda che il punto di equilibrio, tra la spinta verso l'estroflessione e la resistenza che a tale spinta oppone la superficie (la tela trattenuta dal telaio), sia a stabilirsi più o meno prossimamente al punto di esattezza della figura implicata. E giusto perchè l'opera d'arte conserva nel risultato ciò che è stato necessità per il suo pervenire, tale imperfezione non si rileva estraneità disturbata ma, al contrario, pur afferrabile dalla descrizione caratterizza nella logica e dunque nella naturalità l'organizzazione formale, anche segnando di ambiguità l'apparenza".
AGOSTINO BONALUMI
AGOSTINO BONALUMI