拍品专文
"Con le foglie e i colori sto volando via dall'astratto per raggiungere ciò che è senza fine e soprannaturale... nessuno mi riconoscerà più".
"With leaves and colours I am now flying away from the abstract towards what is endless and supernatural... no-one will recognise me any more".
OSVALDO LICINI
Impregnato di simbolismo lirico e della magia di geometrie e numeri sacri, il dipinto Amalassunta su fondo rosso chiaro, realizzato da Osvaldo Licini nel 1949, è un magnifico esempio dell'astrattismo mistico che dominò nella produzione dell'artista dagli anni '30 in poi. La ruvida superficie della tela è inondata da un mare screziato di colore vermiglio fiammeggiante, al quale si contrappone, alla base, una striscia nera intensa e inclinata. Nella parte superiore sinistra del dipinto, il volto etereo di un individuo femminile vigila su un paesaggio onirico illuminato dal bagliore traslucido di una luna incandescente. L'opera deriva della serie dell'artista Amalassunta, nove dipinti che l'artista dedica ciascuno alla luna ed espone alla Biennale di Venezia del 1950. Il titolo di tale ciclo fu ideato da Licini facendo riferimento a una versione dell'Assunzione della Vergine (Assunta) distorta ed erronea (Mala). In queste opere misteriose la personificazione della Luna funge da controfigura alla Vergine Maria, il cui corpo santo, secondo il Nuovo Testamento, fu 'assunto' nella gloria celeste al termine della sua vita terrena. Nell'interpretazione di Licini, l'episodio biblico è però oggetto di una metamorfosi tanto da esser inserito nell'atmosfera sospesa di un mondo onirico surreale.
Gli elementi curvilinei che connotano la protagonista dell'opera sono realizzati attraverso l'uso di simboli alfanumerici: 6 inclinati e una G ne tracciano gli occhi; un 5 la bocca aperta. Al di sotto, un profilo ondulato e astratto richiama alla mente le curve prosperose dell'immaginario femminile, e allude al simbolismo lunare legato alla femminilità e alla fertilità. Affascinato dal mito, dalle fiabe e dalla magia, nei suoi dipinti della serie Amalassunta Licini cercò di dar vita a un celestiale mondo poetico e figurativo, il tutto sintetizzando elementi geometrici, crittografia e raffigurazioni di esseri ultraterreni in un peculiare linguaggio pittorico. Attraverso queste opere ha cercato di individuare i principi fondamentali che giacciono nel cuore dell'universo, e lo ha fatto utilizzando segni e simboli enigmatici che gli avrebbero consentito di esplorare i misteri dell'esistenza umana racchiusi nel cosmo. La composizione vibrante e giocosa di opere quali Amalassunta su fondo rosso chiaro svela lo spirito libero di Licini: l'anima mistica di un poeta e di un artista incantato dai piaceri sensuali e semiotici dell'arte e della vita.
Imbued with a lyrical symbolism and the magic of sacred geometries and numbers, Osvaldo Licini’s 1949 painting Amalassunta su fondo rosso chiaro is a resplendent example of the artist’s mystical abstract style, which dominated his practice from the 1930s onwards. The richly textured surface is awash in a dappled sea of flaming vermillion, juxtaposed with a formidable slanting streak of black at the base of the canvas. At the top left of the pictorical plane the ethereal face of a female subject presides over the dreamlike landscape with the translucent glow of an incandescent moon. The work comes from the artist’s Amalassunta series, a cycle of nine paintings each dedicated to the moon, that was exhibited at the 1950 Venice Biennale. The title of the series was comprised by Licini to suggest a skewed version of the Assumption of the Virgin (Assunta) that has gone awry (Mala). In these mysterious works, the personified moon represents the counterfigure of the Virgin Mary whose holy body, according to Catholic Scriptures, was ‘assumed’ into celestial glory upon her death. In Licini’s rendition, the biblical story has metamorphosed into the suspended atmosphere of a surreal dream world.
The curvilinear features of the painting’s protagonist are formed of numeric and textual symbols: sloping 6s and a G for the eyes; a 5 for her open mouth. Below her, an undulating abstract outline becomes suggestive of the buxom curves of the female form, gently alluding to the moon’s symbolism of femininity and fertility. Fascinated by myth, fairy-tale and magic, Licini sought to create a heavenly poetic-figurative world in his Amalassunta paintings, synthesising geometry, cryptography and depictions of otherworldly beings into a distinctive pictorial language. Through these works he endeavoured to find the fundamental truths that lie at the heart of the universe, using enigmatic signs and symbols to explore the mysteries of human existence in the cosmos. The vibrant and playful composition of works such as Amalassunta su fondo rosso chiaro form an expression of Licini’s own free spirit: the mystic soul of a poet and painter enchanted by the sensuous and semiotic pleasures of art and life.