Madonna con bambino ed angeli

Eseguito nel 1947, l'anno in cui Fontana fondò lo Spazialismo, il suo rivoluzionario movimento, Madonna con bambino ed angeli dimostra l'assoluto dominio di forma e spazio nel mezzo prezioso della ceramica smaltata. Rivoluzionando l'iconografia della Madonna con Bambino, Fontana rappresenta una visione fortemente gestuale e astratta dell'iconico tema religioso. Vestita di un blu cobalto sontuoso e intenso, la figura della Vergine è seduta su un trono drappeggiato di rosso scuro, e il Bambino di un azzurro pallido le siede in grembo; sopra la scena di maternità volano tre putti, reggendo in alto le fasce di stoffa. Evocando l'impressione di una divina assenza di gravità, l'opera combina la sua figurazione con i concetti spazialisti dominanti. Le prime opere di Fontana sono in ceramica; nel corso degli anni Venti e Trenta l'artista ha sperimentato una varietà di forme plastiche in Liguria, a Sèvres e in Argentina, prima di ritornare a Milano nel 1947, con una visione tutta nuova e radicale. Ritenendo i modi tradizionali della pittura e della scultura superati e incapaci di rappresentare l'epoca moderna, Fontana lancia un appello per una riforma delle arti visive: voleva che l'arte si liberasse dalle cornici, dai piedistalli e dalle categorie convenzionali per esaminare a fondo i concetti dinamici di movimento, colore, tempo e spazio. Madonna con bambino ed angeli rappresenta quella nuova libertà, e al tempo stesso richiama il Barocco, un'influenza essenziale per la sua visione spazialista. Fontana era affascinato dalla capacità del Barocco di esprimere il movimento attraverso la forza gestuale grandiosa e drammatica della figura, e nel 1946 dichiarava che: 'I barocchi fanno un salto in questo senso: lo rappresentano con una grandiosità non ancora superata e aggiungono alla plasticità la nozione del tempo. Le figure sembrano abbandonare il piano e continuare nello spazio i movimenti raffigurati' (L. Fontana, Manifesto Blanco, 1946, in E. Crispolti e R. Siligato (a cura di), Lucio Fontana, cat. mostra, Roma, 1998, p. 115). Quei concetti di movimento, spazio e tempo costituivano il fulcro dello Spazialismo. Il tema religioso di Madonna con bambino ed angeli è immediatamente indicativo della forte presenza esercitata dal Barocco nell'arte di Fontana in questo periodo, la realizzazione della scultura illustra il modo in cui l'artista adoperava i principi essenziali dello stile per creare la sua arte astratta e spaziale. Fontana modellava rapidamente le figure, godendo della fusione istantanea tra pigmento e superficie alla cottura dello smalto; vigorosamente trasformati in un'apparizione audace, sfaccettata e dalle superfici fortemente tattili, la Madonna col Bambino aleggiano nello spazio con un'esuberanza materiale vorticosa.


Executed in 1947, the year that Lucio Fontana founded his groundbreaking movement of Spatialism, Madonna con bambino ed angeli displays the artist’s supreme command of form and space in the important medium of glazed ceramic. Radically reimagining the Madonna and Child, Fontana depicts an abstracted, flamboyantly gestural vision of this iconic religious subject. Clothed in deep, opulent cobalt blue, the figure of the Virgin sits enthroned in dark red drapery, the pale blue Christ seated on her lap; three putti flutter above the maternal scene, holding the swathes of material aloft. Conjuring an impression of divine weightlessness, the work combines its figuration with dominant Spatialist ideas. Fontana’s earliest artworks were produced in ceramic; he worked in a variety of sculptural modes in Liguria, Sèvres and Argentina throughout the 1920s and 1930s before returning to Milan in 1947. He brought with him a radical new outlook. Believing that traditional modes of painting and sculpture were outmoded and unable to reflect the modern epoch, Fontana called for a reformation of the visual arts. He wanted art to escape its frames, plinths and conventional categories to explore the dynamic concepts of movement, colour, time and space. Madonna con bambino ed angeli embodies this new freedom, while also looking back to the Baroque, which was a central influence on his Spatialist vision. Fontana was fascinated by the Baroque’s expression of movement through the grand and dramatic gestural force of its figures, declaring in 1946 that ‘[the] Baroque was a leap ahead… it represented space with a magnificence that is still unsurpassed and added the notion of time to the plastic arts. The figures seemed to abandon the flat surface and continue the represented movements in space’ (L. Fontana, Manifesto Blanco, 1946, in E. Crispolti and R. Siligato (eds.), Lucio Fontana, exh. cat., Rome, 1998, p. 115). These notions of movement, space and time lay at the heart of Spatialism. The religious subject of Madonna con bambino ed angeli immediately indicates the powerful presence the Baroque had in Fontana’s practice in this period, and the sculpture’s execution demonstrates how the artist used this style’s central tenets to forge his own abstract, spatial art. Fontana modelled his figures at high speed, enjoying the instantaneous fusion of pigment and surface when the glaze was fired; vigorously formed into a bold, multifaceted and richly textural apparition, the Madonna and Child hover in space with a swirling material exuberance.