Lot Essay
"Bene Kasimir risale all'inizio della mia epoca della geometria irrazionale, lavoro che sto proseguendo con varianti continue e con modificazioni strutturali diverse fino ad oggi. Il titolo rivela come ogni mio altro un amore segreto che, in quegli anni iniziali, era ben più forte di oggi perché Kasimir è Malevitch e insieme a El Lisitski in quella fase iniziale erano fonte di ispirazione e di memoria. Avevo abbandonato la serie dei quadri detti "I fumetti" e mi stavo inoltrando in un mondo da me definito spaziale con la curiosità e la volontà di uscire da una vecchia tradizione risalente all'analisi prospettica. Volevo dimostrare essere la prospettiva una falsificazione durata secoli e che analizzare lo spazio significava entrare in profondità in un'idea scoperta da Paul Klee, cioè il poter scendere più nel profondo della conoscenza utilizzando quei meccanismi inconsci che il surrealismo aveva portato in luce. Il quadro risulta in copertina della mostra: Achille Perilli trasformazione dello spazio, 1965 Galleria Marlborough Roma, ed appartiene, anche se non esposto, alla serie dei quadri della sala personale alla Biennale di Venezia del 1968. Fu comprato in occasione della mia mostra alla galleria dall'allora onnipotente e onnipresente propretario della stessa, sig. Lloyd." (Achille Perilli)