Lot Essay
Presente tra le opere di un'importante collezione privata da oltre cinquanta anni, l'opera in catalogo è un olio, una tecnica impiegata con assidua frequenza da Lucio Fonata a partire dagli anni Sessanta. L'olio è una materia ed il suo impiego è sempre materico, di una materia duttile che permette di iscrivervi ed affondarvi il segno del gesto che graffisce o del gesto che buca e lacera [...] L'esercizio corsivo del graffiare delineando forme spaziali e del bucare profondamente la superficie che l'olio inspessisce diviene un modo tipico di un nuovo ciclo di opere di Fontana, nelle quali si rinnova un contatto diretto con la materia come già avveniva nelle tavolette in terracotta durante gli anni Cinquanta [...] Fontana continua anche la ricerca corsiva dei graffiti e dei buchi e strappi su tele ad oli monocrome (bianche, rosa, gialle grigie etc..). Si va definendo un'iconografia cosmica nel graffito molto libero che circoscrive tuttavia un'entità tondeggiante, chiaramente spaziale, e che contiene un buco slargato a strappo [...] Lo squarcio è una violenza, un'appropriazione che Fontana compie della materia, ma soprattutto dell'immagine, stabilendo con quell'immagine cosmica che il grafismo gestuale delinea sulla superficie una sorta di rapporto sensuale, carnale.
(E. Crispolti, Fontana. Catalogo generale, Milano 1986, Milano 1986, vol. I, pp. 22-23)
Lo sfondare la superficie con un chiodo determina una sorta disseminazione di luoghi di attraversamento dello spazio. La forma ovulare e circolare dello spazio indica come egli voglia sempre individuare un campo magnetico. Anche quando Fontana sovrappone delle forme sulla tela, sono di commento del gesto di sfondamento della stessa. Prosecuzione di una strategia progettuale che volutamente impoverisce la tecnica di intervento per esaltare la serialità del risultato formale (Genova, Palazzo Ducale, Lucio Fontana. Luce e colore, 22 ottobre 2008 - 15 febbraio 2009, cat., p. 45) .
(E. Crispolti, Fontana. Catalogo generale, Milano 1986, Milano 1986, vol. I, pp. 22-23)
Lo sfondare la superficie con un chiodo determina una sorta disseminazione di luoghi di attraversamento dello spazio. La forma ovulare e circolare dello spazio indica come egli voglia sempre individuare un campo magnetico. Anche quando Fontana sovrappone delle forme sulla tela, sono di commento del gesto di sfondamento della stessa. Prosecuzione di una strategia progettuale che volutamente impoverisce la tecnica di intervento per esaltare la serialità del risultato formale (Genova, Palazzo Ducale, Lucio Fontana. Luce e colore, 22 ottobre 2008 - 15 febbraio 2009, cat., p. 45) .