Lot Essay
"Il respiro libero di Fausto Melotti sembra schivare ogni ortodossia scultorea. La varietà e l'instabilità delle sue aperte formulazioni compositive, organizzate per racemi metallici, più o meno in movimento, suscita un continuo interrogativo sul percorso del costruire in arte, oscillante per definizione tra il compiacimento decorativo, in progettazione concettuale e la rappresentazione dell'irreale. La vitalià del suo fare è infatti aperta, opera su un gioco indefinibile di oscillazioni e simmetrie, di irregolarità giocose e sensuali, che suscitano piacere, misto a divertimento (...). Un mondo complesso, e spesso simbolico, interamente determinato, nelle costruzioni in metallo, dal contrappunto grafico e lineare, senza spessore e peso". (G. Celant, Melotti. Catalogo generale. Sculture 1929-1972, tomo I, Milano 1994, p. VII)