Lot Essay
La mia scultura è assolutamente contrappuntistica. Nasce da una legge, non è abbandonata all'estro che svolazza, o meglio questo svolazzare è collegato a leggi geometriche
(Fausto Melotti)
Il contrappunto è l'arte di combinare melodie indipendenti secondo determinate regole armoniche e ritmiche. In senso lato indica un ordine equilibrato di elementi diversi, che ne metta in rilievo le somiglianze ma anche i contrasti.
Contrappunto semplice è il titolo dell'opera di Fausto Melotti qui presentata, basata su un'alternanza apparentemente semplice di pieni e di vuoti.
Composta da sette elementi (ognuno dei quali autonomo e individualizzato) l'opera si inserisce nella produzione dell'artista degli anni Settanta, che è fortemente caratterizzata da leggerezza e trasparenza. Forme sottili e slanciate rovesciano i tradizionali concetti di peso e di ingombro, tipici della scultura anteriore. Gli elementi risultano flessibili, vibratili, mobili, come nel caso dei piccoli pendoli. L'occhio spazia tra i vari segmenti ondulati e filiformi, proprio come l'orecchio all'inseguimento di una melodia.
"L'arte si rivolge all'intelletto e non ai sensi", scrive lo scultore, che nel suo periodo di formazione, attorno al 1935, affianca gli artisti più famosi della prima produzione astratta, collaborando con la Galleria del Milione e firmando il Manifesto per l'arte astratta e Abstraction-Création.
Le sue opere, pur nelle forme astratte in cui si manifestano, mantengono però un'accezione narrativa, di favola e fantasia. Ciò è particolarmente evidente nelle più ricche e movimentate delle sue sculture, tra le quali Contrappunto semplice dalla struttura. Come nei mobile di Alexander Calder le piccole sfere se sfiorate ondeggiano e la scultura diventa gioco, movimento e leggerezza.
La sottile ironia delle sue sculture è stata più volte paragonata a quella dei romanzi di Italo Calvino, amico dello scultore e che proprio nel 1972 (data di realizzazione di Contrappunto semplice) gli dedica il suo ultimo romanzo, Le città invisibili: "A Fausto Melotti, le città sottili e tutte le altre di questo libro che è anche suo".
(Fausto Melotti)
Il contrappunto è l'arte di combinare melodie indipendenti secondo determinate regole armoniche e ritmiche. In senso lato indica un ordine equilibrato di elementi diversi, che ne metta in rilievo le somiglianze ma anche i contrasti.
Contrappunto semplice è il titolo dell'opera di Fausto Melotti qui presentata, basata su un'alternanza apparentemente semplice di pieni e di vuoti.
Composta da sette elementi (ognuno dei quali autonomo e individualizzato) l'opera si inserisce nella produzione dell'artista degli anni Settanta, che è fortemente caratterizzata da leggerezza e trasparenza. Forme sottili e slanciate rovesciano i tradizionali concetti di peso e di ingombro, tipici della scultura anteriore. Gli elementi risultano flessibili, vibratili, mobili, come nel caso dei piccoli pendoli. L'occhio spazia tra i vari segmenti ondulati e filiformi, proprio come l'orecchio all'inseguimento di una melodia.
"L'arte si rivolge all'intelletto e non ai sensi", scrive lo scultore, che nel suo periodo di formazione, attorno al 1935, affianca gli artisti più famosi della prima produzione astratta, collaborando con la Galleria del Milione e firmando il Manifesto per l'arte astratta e Abstraction-Création.
Le sue opere, pur nelle forme astratte in cui si manifestano, mantengono però un'accezione narrativa, di favola e fantasia. Ciò è particolarmente evidente nelle più ricche e movimentate delle sue sculture, tra le quali Contrappunto semplice dalla struttura. Come nei mobile di Alexander Calder le piccole sfere se sfiorate ondeggiano e la scultura diventa gioco, movimento e leggerezza.
La sottile ironia delle sue sculture è stata più volte paragonata a quella dei romanzi di Italo Calvino, amico dello scultore e che proprio nel 1972 (data di realizzazione di Contrappunto semplice) gli dedica il suo ultimo romanzo, Le città invisibili: "A Fausto Melotti, le città sottili e tutte le altre di questo libro che è anche suo".