Fausto Melotti (1901-1989)
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Fausto Melotti (1901-1989)

Contrappunto semplice

Details
Fausto Melotti (1901-1989)
Contrappunto semplice
inox
cm 85x120x40
Eseguito nel 1972, esemplare unico
Provenance
Galleria Morone 6, Milano
Giorgio Palermo, Origgio
Galleria Soave, Alessandria
Collezione Sergio Morico CIDAC, Roma
ivi acquisito dall'attuale proprietario nel 1993
Literature
A. M. Hammacher, Melotti, Milano 1975, tav. 139
A. Schwarz, L'immaginazione alchemica, Milano 1979, p. 142, n. 84 (illustrato)
G. Celant, Fausto Melotti, Milano 1990, cat. mostra a Venezia, Palazzo Fortuny, p. 100-101, n. 41 (illustrato)
G. Celant, Melotti. Catalogo generale, Tomo primo, Sculture 1929-1972, Milano 1994, p. 333, n. 1972 62 (illustrato)
Exhibited
Zurigo, Galleria Malborough, Fausto Melotti, marzo - aprile 1973, poi Roma, maggio - giugno 1973, cat., tav. 38 (illustrato)
Dusseldorf, Galerie Schmela, Melotti, 7-20 febbraio 1975, cat.
Firenze, Galleria La Piramide, Fausto Melotti, 6 maggio - 6 giugno 1975, cat
Sanremo, Galleria Beniamino, Fausto Melotti, 12 luglio - 1 agosto 1975, cat. (illustrato su frontespizio)
Milano, Vismara Arte, Fausto Melotti Lucio Fontana, 8 novembre - 3 dicembre 1988
Venezia, Palazzo Fortuny, La materialità felice di Melotti, 25 marzo - 24 giugno 1990, cat., n. 41 (illustrato)
Lugano, Museo Cantonale d'Arte, Fausto Melotti. Opere 1934-1984, 22 giugno - 14 ottobre 1990, p. 164, tav. 41 (illustrato)
Special Notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent.

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Lot Essay

La mia scultura è assolutamente contrappuntistica. Nasce da una legge, non è abbandonata all'estro che svolazza, o meglio questo svolazzare è collegato a leggi geometriche
(Fausto Melotti)


Il contrappunto è l'arte di combinare melodie indipendenti secondo determinate regole armoniche e ritmiche. In senso lato indica un ordine equilibrato di elementi diversi, che ne metta in rilievo le somiglianze ma anche i contrasti.
Contrappunto semplice è il titolo dell'opera di Fausto Melotti qui presentata, basata su un'alternanza apparentemente semplice di pieni e di vuoti.
Composta da sette elementi (ognuno dei quali autonomo e individualizzato) l'opera si inserisce nella produzione dell'artista degli anni Settanta, che è fortemente caratterizzata da leggerezza e trasparenza. Forme sottili e slanciate rovesciano i tradizionali concetti di peso e di ingombro, tipici della scultura anteriore. Gli elementi risultano flessibili, vibratili, mobili, come nel caso dei piccoli pendoli. L'occhio spazia tra i vari segmenti ondulati e filiformi, proprio come l'orecchio all'inseguimento di una melodia.

"L'arte si rivolge all'intelletto e non ai sensi", scrive lo scultore, che nel suo periodo di formazione, attorno al 1935, affianca gli artisti più famosi della prima produzione astratta, collaborando con la Galleria del Milione e firmando il Manifesto per l'arte astratta e Abstraction-Création.
Le sue opere, pur nelle forme astratte in cui si manifestano, mantengono però un'accezione narrativa, di favola e fantasia. Ciò è particolarmente evidente nelle più ricche e movimentate delle sue sculture, tra le quali Contrappunto semplice dalla struttura. Come nei mobile di Alexander Calder le piccole sfere se sfiorate ondeggiano e la scultura diventa gioco, movimento e leggerezza.
La sottile ironia delle sue sculture è stata più volte paragonata a quella dei romanzi di Italo Calvino, amico dello scultore e che proprio nel 1972 (data di realizzazione di Contrappunto semplice) gli dedica il suo ultimo romanzo, Le città invisibili: "A Fausto Melotti, le città sottili e tutte le altre di questo libro che è anche suo".