拍品专文
'I tre parametri sui quali si può misurare la vita d'una scultura sono: l'invenzione plastica, il concetto di sintesi e il concetto musicale. Se uno di essi è in difetto la scultura è in difetto'
Fausto Melotti
Intorno agli anni Settanta, Melotti sembra trasferire la formula di una scultura del niente verso una sua definizione monumentale. Il passaggio sembra, a prima vista, pericoloso e negativo perché, secondo l'idea dello zero e del nulla, questi sono designati dall'assenza e dall'invisibilità. Incorporarli in una scalarità che procede verso un'alta visibilità, e quindi verso l'infinito, sembra un'eresia. Tuttavia Melotti, giunto a maturità, si sente di tentare, cosciente che il nulla spinge verso la conoscenza del tutto. Essendo la scultura il suo strumento, egli la fa oscillare tra questi estremi. Le grandi sculture, in acciaio e ferro, non puntano a nient'altro che a creare un ulteriore ponte tra i due segni, lo zero e l'infinito.
(G. Celant, Fausto Melotti, un concerto di idee e di forme, in G. Celant, Melotti Catalogo Generale, Milano 1994, p. XIX)
Fausto Melotti
Intorno agli anni Settanta, Melotti sembra trasferire la formula di una scultura del niente verso una sua definizione monumentale. Il passaggio sembra, a prima vista, pericoloso e negativo perché, secondo l'idea dello zero e del nulla, questi sono designati dall'assenza e dall'invisibilità. Incorporarli in una scalarità che procede verso un'alta visibilità, e quindi verso l'infinito, sembra un'eresia. Tuttavia Melotti, giunto a maturità, si sente di tentare, cosciente che il nulla spinge verso la conoscenza del tutto. Essendo la scultura il suo strumento, egli la fa oscillare tra questi estremi. Le grandi sculture, in acciaio e ferro, non puntano a nient'altro che a creare un ulteriore ponte tra i due segni, lo zero e l'infinito.
(G. Celant, Fausto Melotti, un concerto di idee e di forme, in G. Celant, Melotti Catalogo Generale, Milano 1994, p. XIX)