Lucio Fontana (1899-1968)
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's… Read more
Lucio Fontana (1899-1968)

Concetto spaziale, Attesa

Details
Lucio Fontana (1899-1968)
Concetto spaziale, Attesa
firma, titolo e iscrizione l. Fontana "Concetto Spaziale" Attese alla Scala si ballano i balletti perfetti (sul retro)
idropittura su tela
cm 47x38,2
Eseguito nel 1965
Provenance
Vismara Arte Contemporanea, Milano
Studio Bellini, Milano
Literature
E. Crispolti, Lucio Fontana: catalogue raisonné des peintures, sculptures et environnements spatiaux, Bruxelles 1974, vol. II, p. 161, n. 65 T 26 (illustrato)
E. Crispolti, Fontana. Catalogo Generale, Milano 1986, vol. II, p. 562, n. 65 T 26 (illustrato)
E. Crispolti, Lucio Fontana. Catalogo ragionato di sculture, dipinti, ambientazioni, Milano 2006, vol. II, p. 750, n. 65 T 26 (illustrato)
Special Notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent.

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Lot Essay

"La purezza dei 'tagli' unici bianchi disposti appunto nella sala della Biennale veneziana del 1966, in un'ambientazione interamente bianca da Fontana medesimo progettata, che i 'tagli' appena incrinavano, con un evidente significato rivelatorio concettuale e quasi metafisico, rappresenta il culmine d'una tale esperienza operativa. Per Fontana il bianco rappresentava il colore 'più puro, il meno complicato, il più facile per comprendere', il più immediatamente rispondente alla 'semplicità pura', 'pura filosofia', 'filosofia spaziale', 'cosmica', alla quale aspirava in questi suoi ultimi anni di vita".
(E, Crispolti in Lucio Fontana. Catalogo ragionato di sculture, dipinti e ambientazioni, Milano 2006, vol. I, p. 78)


"L'uomo è esausto di forme pittoriche e scultoree. Le sue esperienze, le sue opprimenti ripetizioni attestano che queste arti permangono stagnanti in valori estranei alla nostra civiltà, senza possibilità di svilupparsi nel futuro.
La vita tranquilla è scomparsa. La nozione del rapido è costante nella vita dell'uomo. L'era artistica dei colori e delle forme paralitiche è sorpassata. L'uomo si fa sempre più insensibile alle immagini inchiodate senza indizi di vitalità. Le antiche immagini immobili non soddisfano più le esigenze dell'uomo nuovo, formato nella necessità dell'azione, nella convivenza con la meccanica, che gli impone un dinamismo costante. L'estetica del movimento organico rimpiazza l'estetica vuota delle forme fisse. Invocando questo mutamento operato nella natura dell'uomo, nei cambiamenti psichici e morali di tutte le relazioni e attività umane, abbandoniamo la pratica delle forme d'arte conosciuta abbordiamo lo sviluppo di un'arte basata sulla unità del tempo e dello spazio.
L'arte nuova prende i suoi elementi dalla natura. L'esistenza, la natura e la materia sono una perfetta unità. Si sviluppano nel tempo e nello spazio. Il cambiamento è la condizione essenziale dell'esistenza. Il movimento, la proprietà di evolversi e svilupparsi è la condizione base della materia. Questa esiste in movimento e in nessun'altra maniera. Il suo sviluppo è eterno. Il colore e il suono si trovano nella natura legata alla materia.
La materia, il colore e il suono in movimento sono i fenomeni lo sviluppo simultaneo dei quali integra la nuova arte.
Il colore in volume si sviluppa nello spazio adottando forme successive. Il suono prodotto da mezzi ancora sconosciuti. Gli strumenti di musica non rispondono alle necessità di vaste sonorità e non producono sensazioni dell'ampiezza richiesta.

(L. Fontana, G. Kaisserlian, B. Joppolo, M. Milani, Il Manifesto Bianco, Milano 1947)